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Storia del Bulldog Francese: dalle sue origini inglesi al cuore della Francia
Il Bulldog Francese è oggi una delle razze più amate e riconoscibili al mondo, ma la sua storia affonda le radici nel XIX secolo, in un contesto ben diverso da quello odierno.
Questa razza, famosa per il suo aspetto compatto e le caratteristiche orecchie “a pipistrello”, è frutto di un lungo processo evolutivo che attraversa due Paesi: l’Inghilterra e la Francia.
Le origini in Inghilterra: il “toy bulldog”
Il Bulldog Francese discende direttamente dal Bulldog Inglese, ma in una versione più piccola e agile, conosciuta come “toy bulldog”. Questa variante fu selezionata da artigiani, soprattutto nell’area di Nottingham, dove era molto popolare tra i lavoratori del settore tessile.
Con l’avvento della Rivoluzione Industriale, molti di questi operai emigrarono in Francia in cerca di nuove opportunità lavorative. Portarono con sé i loro piccoli bulldog, che iniziarono subito ad attirare l’attenzione.
L’evoluzione in Francia: una nuova razza prende forma
Una volta giunti in Francia, questi piccoli bulldog vennero incrociati con razze locali, e la selezione portò alla creazione di un cane con un aspetto inconfondibile: compatto, con muso schiacciato, coda corta e le famose orecchie erette.
Fu nei quartieri popolari di Parigi che il Bulldog Francese conquistò il cuore di artisti, prostitute e bohémiens. In breve tempo, divenne un simbolo di stile e originalità, arrivando persino nei salotti della nobiltà francese.
Il riconoscimento ufficiale e la diffusione globale
La razza venne ufficialmente riconosciuta alla fine dell’Ottocento. Nel 1898, nacque in Francia il primo club del Bulldog Francese. Negli Stati Uniti, dove fu importato poco dopo, riscosse subito un enorme successo, soprattutto nei circoli dell’alta società newyorkese.
Oggi il Bulldog Francese è tra le razze più registrate al mondo, apprezzata per il suo temperamento e la sua adattabilità alla vita urbana.

