
Inizia la stagione delle processionarie:cosa sono e come proteggere il nostro Cavalier King
Le processionarie sono Lepidotteri, ovvero farfalle: farfalle notturne.
Come per tutti i lepidotteri, infatti, il ciclo vitale delle processionarie si divide in quattro fasi: uovo, larva (o bruco), crisalide e infine farfalla, ovvero forma adulta.
Allo stadio di larva (bruco), purtroppo le processionarie sono un pericoloso per la salute umana e possono essere addirittura letali per il cane.
Sono carini e perfino simpatici, questi bruchetti che camminano in processione (da cui il nome): per questo attirano l’attenzione dei bambini e stimolano la curiosità dei cani.
In Italia si trovano soprattutto la processionaria del pino (le cui larve si spostano in fila indiana, una dietro l’altra) e quella della quercia, i cui bruchi invece si spostano sempre con un comportamento gregario, ma disposti a ventaglio: un capofila seguito da due bruchi, a loro volta seguiti da tre, quattro e così via, fino ad allargarsi a 10-15 individui.
La processionaria è un parassita delle piante su cui vive, che spesso distrugge completamente: ma per uomini e animali il problema non sono le mandibole, bensì i peli urticanti che ne ricoprono il corpo. Quesi peli possono essere anche liberati nell’aria e portati in giro dal vento, quindi può capitare di esserne colpiti senza venire in diretto contatto con i bruchi.
La processionaria del pino (nome scientifico: Traumatocampa pityocampa) vive su tutte le specie di pino, sui cedri ornamentali e, seppure raramente, anche su altre conifere, quali l’abete rosso e la douglasia.
Quando la temperatura ambientale diventa più mite, indicativamente tra marzo e aprile, le larve escono dai nidi, scendono in processione lungo il tronco degli alberi e raggiungono un luogo adatto del suolo dove interrarsi e formare la crisalide.
In questo stadio avviene la trasformazione da bruco a farfalla fino al sopraggiungere delle condizioni ambientali idonee allo sfarfallamento
dei nuovi adulti, che si verifica all’inizio dell’estate.
Ciascun individuo è lungo circa 4 – 5 cm, ha il capo di colore nero, mentre il corpo è grigio sui lati e rosso fulvo sul dorso
I rischi per il cane
I cani, annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. I cuccioli spesso tentano direttamente di giocare coi bruchi o di “assaggiarli”.
I sintomi che un cane presenta in questa spiacevole evenienza sono spesso gravi.
Il primo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e dello stomaco.
E’ facile intuire la gravità di quanto è successo, perché il fenomeno peggiora con il passare dei minuti e la lingua, a seguito dell’infiammazione acuta, subisce un ingrossamento patologico, a volte di dimensioni tali da soffocare l’animale.
I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.
Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.
Cosa fare
L’azione di pronto soccorso consiste nell’allontanare la sostanza irritante dal cavo orale, quindi bisogna effettuare un lavaggio della bocca più abbondante possibile, con una soluzione di acqua e bicarbonato. Se il cane, sofferente, non si lascia toccare in bocca, bisogna usare una siringa sprovvista dell’ago, con cui spruzzare la soluzione in bocca, anche più e più volte.
Subito dopo bisognerà correre dal veterinario che applicherà le cure più appropriate a seconda della gravità del caso.
Pericoli per la salute umana
I peli urticanti della processionaria, che come abbiamo visto si separano facilmente dal dorso del bruco, terminano con minuscoli “ganci” che si attaccano molto facilmente ai tessuti (pelle e mucose), provocando una reazione urticante data dal rilascio di istamina (sostanza rilasciata anche in reazioni allergiche).
Chi avesse ripetuti contatti con la processionaria presenta reazioni che peggiorano con ogni nuovo contatto. In casi gravi può verificarsi uno shock anafilattico, con pericolo mortale (orticaria, sudorazione, edema in bocca e in gola, difficoltà di respirazione, ipotensione e perdita di coscienza).
A seconda della zona del corpo interessata, diversi sono i sintomi:
In caso di contatto con la pelle
Apparizione in seguito al contatto di una dolorosa eruzione cutanea con forte prurito. La reazione cutanea ha luogo sì sulle parti della pelle non coperte, ma anche sul resto del corpo: il sudore, lo sfregamento dei vestiti facilitano la dispersione dei peli.
In caso di contatto con gli occhi
Rapido sviluppo di congiuntivite (con rossore e dolore agli occhi). Se un pelo urticante arriva in profondità del tessuto oculare, si verificano gravi reazioni infiammatorie e, in rari casi, la progressione a cecità.
In caso di inalazione
I peli urticanti irritano le vie respiratorie. Tale irritazione si manifesta con starnuti, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e, eventualmente, difficoltà respiratoria provocata da un broncospasmo (restringimento delle vie respiratorie come si verifica per l’asma).
In caso di ingestione
Infiammazione delle mucose della bocca e dell’intestino accompagnata da sintomi quali salivazione, vomito, dolore addominale.
Chi dovesse presentare, oltre a sintomi localizzati, problemi generalizzati, quali per esempio malessere o vomito, dovrà essere portato in un ospedale.
In caso di dermatite bisogna lavare ogni vestito, maneggiandolo con i guanti, e scegliere la temperatura più alta possibile per il lavaggio. Lavare la pelle abbondantemente con acqua e sapone. Eventualmente è possibile far uso di strisce adesive per staccare i peli urticanti dalla pelle, come per una ceretta. Spazzolare energicamente i capelli se necessario. Consultare un medico in caso di eruzione cutanea grave.
In caso di congiuntivite gli occhi devono essere risciacquati abbondantemente per eliminare eventuali peli urticanti. Effettuare da un oculista un esame per vericare che non permangano residui di peli urticanti. I peli profondamente integrati nel tessuto oculare dovranno essere rimossi chirurgicamente.
In caso di dispnea, la valutazione dei sintomi respiratori va effettuata da un medico. Questo dispone un trattamento appropriato ai sintomi. Il trattamento può includere antistaminici, corticosteroidi e aerosol.
Consigli generali per combattere gli effetti negativi della processionaria
Non grattare la parte irritata, per evitare una infezione batterica dai germi presenti sotto le unghie o sulle mani. Mettersi sotto una doccia calda (l’acqua elimina i resti urticanti depositati sulle braccia o su altre parti del corpo). Evitare l’ammoniaca. Il prurito permane per almeno 5 giorni, le vescicole per 2 settimane circa. Il dermatologo potrà consigliare creme a base di cortisone (da mettere 2 volte al giorno) per calmare il prurito. Se si produce anche una reazione allergica, si possono prendere farmaci antistaminici per bocca (sempre su diretto controllo del medico specialista), per 4-5 giorni.
NOTA: La lotta alla processionaria del pino è obbligatoria e regolamentata dal Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2007, che ha sostituito il precedente decreto del 17 aprile 1998. Diversamente da quanto stabilito in precedenza, la lotta a questo insetto è obbligatoria in quelle aree, individuate dalle strutture regionali che svolgono le funzioni del Servizio Fitosanitario in cui “è stabilito che la presenza dell’insetto
minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo”.
Fonti:
www.processionaria.it
http://triesteadozionicaniegatti.style.it
Opuscolo “La processionaria del pino e della quercia” edito da ARPAT – Regione Toscana.
Cuccioli di Cavalier king prenotabili
Finalmente sono nati i cuccioli di cavalier king tanto attesi!Si tratta di cuccioli di colore blenheim(bianco arancio)si maschietti che femminucce. I cuccioli sono prenotabili e cedibili per fine maggio 2015,se interessati potete dunque telefonarci ai numeri indicati nella pagina CONTATTI e chiederci tutte le informazioni che volete. Quando i piccoli avranno sui 15 giorni si potranno venire a vedere e prenotare di persona. In allevamento sarà possibile vedere i genitori dei piccoli e tutte le loro certificazioni sanitarie,quindi gli ecocardio,i test sulla rotula,sulla sindrome della caduta episodica e sulla sindrome dell’occhio secco di cui sono ovviamente esenti. I cuccioli verrano ceduti a 70 giorni circa,con tutto il piano vaccinale effettuato,ocn microchip,iscrizione anagrafe canina e pedigree italiano ENCI.I nostri cani provengono dalle migliori linee di sangue presenti in europa quali Pascavale e Bonitos Companeros. Non chiedeteci cuccioli senza pedigree,non ne abbiamo. Tutti i nostri cuccioli nascono e crescono da noi,svolgiamo questa professione da 30 anni ma non siamo dei commercianti,quindi non trattateci come tali. Qui non si viene al mercato e ribassi di prezzo non sono graditi…non state acquistando una macchina. Non si acquista inoltre un cucciolo chiedendo se poi si può portare indietro nel caso si abbiano delle difficoltà,un cane si prende con responsabilità e non si riporta indietro come una scarpa che calza male. Seguiamo i nostri cuccioli per tutta la loro vita,con incontri mensili o bimestrali nei parchi di Roma dove ci riuniamo per consigli sull’educazione e su tutto quello di cui avete bisogno(se avete piacere non sono obbligatori). Nel nostro gruppo fb Dei Piccoli Elfi Kennel ci sentiamo quotidianamente con tutti voi e ognuno può porre anche li le sue domande. Quindi se cercate un cane da poco,un cane per il capriccio di vostro figlio,se non siete certi che lo volete,se non avete studiato nulla sulla razza,se non sapete cosa è il mercato illegale dei cani di importazione venduti nei negozi di animali,se non avete rispetto per la nostra professione e non vi interessa informarmi fateci un favore…non chiamateci,grazie!
Alimentazione:i cibi davvero proibiti per il Cavalier King e non solo
Ogni tanto navigando sul web o ascoltando le conversazioni nelle aree cani mi faccio delle grosse risate riguardo a questo argomento…ce ne sono di miti da sfatare!Altrettanto spesso mi arrivano messaggi che chiedono se il cane può mangiare questo o quest’altro e così ho pensato di fare un articolo completo sull’argomento che sia di aiuto a tutti. Queste informazioni non sono ovviamente mie deduzioni,ma sono le informazioni che vengono date negli esami universitari per quanto riguarda l’alimentazione del cane e le ritengo quindi attendibilissime. Non riguardano solo il Cavalier King ma tutte le razze,meticci compresi quindi chiunque può basarci l’alimentazione del proprio cane…
Ci tengo a sottolineare che pochi degli alimenti proibiti sono velenosi in piccole quantità,per facilità di comprensione partirò quindi da quelli che lo sono.Questo non significa che se il nostro cane ha mangiato un acino di uva dobbiamo catapultarci dal veterinario in preda a una crisi di panico “oddio il mio cane morirà”. Evitiamo di dargli questi alimenti e controlliamo la loro reazione attentamente se accidentalmente ne hanno mangiato uno ma non ci facciamo prendere dal panico.
Alimenti vietati:
–Cioccolato e cacao:contiene teobromina,metabolizzata lentamente dal cane crea danni al cuore,polmoni e reni.
-Alcol:può causare vomito e diarrea,scompensi sistema nervoso centrale,difficoltà respiratorie,tremori e coma.
-Luppolo:Può portare difficoltà respiratorie,aumento frequenza cardiaca,convulsioni e febbre.
–Rabarbaro:Eccessive quantità causano convulsioni e coma.
-Avocado:Contiene un principio altamente tossico per i cani e gatti.
–Noci e nocciole.ostruzioni intestinali,avvelenamento,danni neurologici,coma.
-Uva e uva sultanina:possono causare danni ai reni
Alimenti che si possono invece dare ma in minima quantità e non giornalmente sono invece:
–Aglio, cipolle e cavoli
Tutti e tre questi alimenti contengono disolfuro di n-propile, che in grandi quantità provoca anemie anche gravi.
La cipolla è quella a maggior rischio.
-patate, pomodori, melanzane…tutte le solanacee
In grande quantitàe soprattutto CRUDI possono provocare un’eccessiva fermentazione ed essere tossici.
Tutti infatti contengono una tossina, la solanina, che il cane non è in grado di metabolizzare e che quindi può procurare disturbi della digestione, tachicardia, tremori e affanno,ma solo se cruda…cotti non creano nessun problema.
-Il fegato
Si può dare al cane ma non bisogna esagerare nella quantità perché è ricchissimo di vitamina A, la cui ipervitaminosi procura seri danni ai muscoli e alle ossa nonché deposito di rame nel fegato, che è una malattia letale.
-Caffeina
Un cucchiaino di caffè non è dannoso, ma in quantità superiori può causare seri problemi: oltre ai disturbi a livello gastrointestinale può determinare alterazioni del ritmo cardiaco e ictus.
– Noce moscata
Grandi dosi di noce moscata possono provocare convulsioni, tremori, problemi al sistema nervoso centrale e persino la morte.
-le ossa cotte, specie le ossa lunghe di piccoli animali come pollo e coniglio: sono possibili cause di perforazioni gastriche o intestinali. Quelle crude no perché sono elastiche: ma quelle cotte tendono a spezzettarsi in parti appuntite e pericolosissime;
–gli insaccati
(mortadella, prosciutto crudo, salsicce, prodotti salati ed essiccati), che contengono molto sale e molti grassi, dannosi per il cane,da dare in piccole quantità. Si usano spesso per addestrarli, essendo molto profumati, ma evitiamo di darli a pranzo e cena come fosse un pasto normale e soprattutto tutti i giorni. Come premi possiamo usare anche dei pezzettini di formaggio.
-sale e zucchero
Glucosio e saccarosio vengono metabolizzati senza problemi, ma il loro eccesso è pericoloso perché può causare alcune malattie come il diabete mellito.
Il sale, in dosi eccessive, non fa bene né a cani né a umani: in particolare, però, bisogna stare attentissimi al sale con i cani che soffrono di problemi cardiocircolatori e renali
–caramelle e dolci
I dolci sono generalmente poco indicati per il cane, ma il vero pericolo è costituito dallo xilitolo, un dolcificante dietetico assolutamente innocuo per l’uomo, ma tossico per il cane perché può causare un’ ipoglicemia.
Il risultato è una depressione del sistema nervoso centrale, con perdita di coordinazione e spasmi dopo 30 minuti dalla sua ingestione. L’ipoglicemia può causare anche danni epatici.
Quindi che voi abbiate un Cavalier King o che voi abbiate un qualsiasi altro cane mi raccomando di seguire queste semplici indicazioni,magari stampiano una lista e attacchiamola in cucina così che tutti in famiglia sappiano cosa dare e cosa non dare al cane di casa. Stiamo sempre attenti a cio che sgranocchia e non andiamo mai nel panico senza motivo,se siamo certi che il cane ha ingurgitato una tavoletta di cioccolato,o 5 noci o uno qualsiasi degli alimenti a rischio procuriamogli il vomito. Sarà sufficiente mandargli giù acqua e sale con una siringa per farlo rimettere e appena possibile portiamolo dal veterinario per un controllo generale.