All’Allevamento dei Piccoli Elfi, dove alleviamo con cura e passione Cavalier King, Labrador e Bulldog Francese, la salute dei nostri cani è una priorità. Tra le malattie più temute c’è la leishmaniosi canina: può insorgere in modo lento, mimetico, ma le sue conseguenze possono essere serie se non riconosciuta in tempo. In questo articolo ti spiego cosa è, come riconoscerla, come prevenirla e le principali terapie oggi disponibili, per chi come noi vuole proteggere al massimo i propri cuccioli e adulti.
1. Che cos’è la leishmaniosi canina
Malattia parassitaria cronica causata da Leishmania infantum.
Trasmissione tramite puntura del pappatacio (vettore), attivo soprattutto nei mesi più caldi.
Può restare latente per molto tempo: il cane può essere portatore asintomatico prima che compaiano segni evidenti.
2. Sintomi a cui fare attenzione
Ecco alcuni segnali che, se presenti, meritano attenzione:
Perdita di peso anche se mangia normalmente
Perdita di pelo, specialmente su testa, muso, orecchie
Lesioni cutanee (crosticine, ulcere)
Unghie cresciute troppo o deformate
Linfonodi ingrossati
Letargia, difficoltà a muoversi
Nei casi avanzati: problemi renali, anemia
3. Prevenzione: cosa possiamo fare ogni giorno
Per minimizzare il rischio nei miei Cavalier, Labrador e Bulldog Francese:
Uso regolare di repellenti antiparassitari (collari, pipette, spray) nei periodi caldi.
Evitare le passeggiate al tramonto o nelle ore notturne in zone umide o boschive.
Controlli annuali con esami del sangue, anche nei cani che sembrano sani.
Possibile utilizzo di vaccino o immunoterapia preventiva (se disponibile e raccomandato).
Protezione ambientale: zanzariere, riduzione dell’umidità intorno alle cuccette, trattamenti insecticidi.
4. Terapie efficaci: opzioni oggi praticate
Quando la diagnosi è confermata, ci sono oggi varie strade terapeutiche. Ogni cane è diverso, quindi la scelta dipende dallo stato clinico, dall’età, dalle razze, dalla funzionalità renale, dallo stato generale.
Ecco le opzioni più usate:
Terapia con Glucantime® (meglumina antimoniate)È una delle terapie “classiche” e più utilizzate.
Il principio attivo, meglumina antimoniate, agisce direttamente sulla Leishmania, riducendo la quantità di parassiti nel sangue e nei tessuti.
Viene somministrato tramite iniezioni sottocutanee o intramuscolari per cicli di alcune settimane, spesso associato ad Allopurinolo per mantenere i risultati nel tempo.
Richiede monitoraggi periodici di funzione renale ed epatica.
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Terapia con Milteforan® (miltefosina)Il Milteforan® è una terapia più recente, a base di miltefosina, principio attivo ad azione antiparassitaria diretta.
Si somministra per via orale, risultando quindi più semplice da gestire in casa rispetto alle iniezioni.
Agisce riducendo la carica del parassita e migliorando la condizione clinica del cane.
Anche in questo caso, viene spesso associato ad Allopurinolo, per prolungare l’effetto e stabilizzare la risposta.
Può essere una valida alternativa al Glucantime® in soggetti che non tollerano le iniezioni o presentano patologie concomitanti.
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AllopurinoloFarmaco di supporto che inibisce la replicazione della Leishmania, limitando la progressione della malattia.
È usato sia in combinazione con Glucantime® o Milteforan®, sia come terapia di mantenimento a lungo termine.
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Domperidone (Leisguard®)Il Domperidone è un immunomodulante che stimola la risposta immunitaria del cane.
Non elimina il parassita, ma rafforza le difese naturali dell’organismo, riducendo il rischio che un’infezione latente evolva in malattia clinica.
Può essere utilizzato:
come profilassi nei periodi a rischio (primavera-autunno);
oppure come terapia di sostegno nei soggetti positivi ma stabili.
Tieni presente che nessuna di queste terapie è “cura totale”: l’obiettivo è spesso lasciare il cane in uno stato stabile, ridurre i sintomi, prolungare la qualità della vita.
5. Cosa osserviamo nell’allevamento “Piccoli Elfi”
Nel nostro allevamento poniamo particolare attenzione a:
Selezione genetica e stato immunitario dei riproduttori
Esposizione controllata degli ambienti (ventilazione, zone ombrose, pulizia)
Uso combinato di prevenzione farmacologia, gestione ambientale e monitoraggio clinico
Conclusione
La leishmaniosi canina è una sfida seria, ma non un destino inevitabile. Nei nostri Cavalier King, Labrador e Bulldog Francese, con cure attente, prevenzione costante e terapie efficaci, possiamo ridurre moltissimo i rischi, intervenire presto e mantenere una vita serena e sana.




